La palabra alrededor del mundo, mayo de 2012.


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fip palabra en el mundo

Festival Internacional de poesía en todas partes!

X edición - del 1 al 31 de mayo del 2016

mayo 29, 2011

Serata del 19 maggio: le fasi della vita

Su tema proposto da Gisèle Bovard
Festival internazionale di poesia “Parola nel Mondo”
Testo del poeta piemontese recentemente scomparso Marcello Plavier (“Declino”)


Musica: Roberto Milani
Rosalia Dematteis
Corrado Ferrarese
Katy Paillet
Evelyne Parouty


Musica: Roberto Milani

Anita Abbramo
Lia Mascioni
Gisèle Bovard
Fabrizio Marcoz
Piera Dunoyer
Pascasia Marquet


Musica: Roberto Milani

Massimo Longo
Loredana Faletti
Clara Bosonetto
Ospiti: Salvatore Armando Santoro


Anche nella serata del 19 maggio, tenutasi presso la saletta Hôtel des Etats, col patrocinio del Comune di Aosta, si è registrata la varietà di intonazioni e di tematiche consueta nelle iniziative del Circolo del Cardo, pur caratterizzate da un argomento generale, proposto agli autori come stimolo di riflessione e creazione, in questo caso “Le fasi della vita”.
Quali fasi e quali età?
Molti autori hanno scelto i due estremi, uno dei quali (concepimento, nascita) si può a sua volta intendere come inizio o come maturità, a seconda che si consideri il figlio o la madre. Si può inoltre, ottimisticamente, come certuni hanno fatto, far seguire ai versi sulla fine, la morte, quelli sull’inizio, la nuova vita. Questioni di punti di vista e di sensibilità. La poesia è questo.
La parabola intera dell’esistenza è stata oggetto di altre composizioni, talora brevissime, sintetiche. Per altri sono stati predominanti i ricordi d’infanzia, sublimati in luminose immagini poetiche come nella lirica di Bovard, o la memoria di un anziano, un parente caro, una coppia di vecchi intravisti passando. Per altri ancora le fasi della vita sono un oscillare fra le diverse età, nell’indeterminatezza di precoci senilità e tardive giovinezze: una vita senza calcolo anagrafico. Qualcuno scorge – e descrive – l’oltre, la luce… una promessa o una speranza.
Non è mancata la polemica di schietto impegno sociale, portata avanti dal neopresidente del Circolo, Corrado Ferrarese, di indignazione verso una gestione della cosa pubblica che nega all’uomo, giovane o adulto che sia, il diritto fondamentale al lavoro, indispensabile per una vita dignitosa. L’ospite della serata, Salvatore Armando Santoro, responsabile di un’associazione amica, il Circolo Culturale Mario Luzi di Boccheggiano (GR), letti due testi inerenti al tema, si è ricollegato all’intervento di Corrado, propugnando l’impegno del poeta e discorrendo su argomenti che hanno coinvolto anche la recente ricorrenza del centocinquantenario dell’Unità, con la proposta di un punto di vista diverso, dal sud d’Italia.
Ma non solo di esistenza umana si è trattato, bensì della “vita” delle cose, di un barattolo trovato in una vecchia casa, che “parla” di tempi passati e di affetti.
Puntuale, sobrio e maturo, ha intervallato i gruppi di letture l’intervento musicale del chitarrista Roberto Milani, docente presso l’Istituto Musicale di Aosta, anch’egli membro del Circolo, che ha interpretato la vita come un’escursione sulla scala musicale. Abbiamo potuto apprezzare i Preludi di Farkas Ferenc, musicista ungherese che si distingue per il desiderio costante di conciliare tradizione e modernità nelle sue opere.
Autobiografismo, lirismo di ottimo livello, impegno sociale, semplice espressione di sentimenti, comunicati nelle due lingue praticate nella nostra regione, l’italiano e il francese. Il circolo racchiude tutto e parla di pace, di vita.
L’adesione al Festival “Parola nel Mondo” nasce da un gesto impulsivo di condivisione di ideali che crescono silenziosamente all’interno di ognuno di noi e che proprio la parola può renderli realtà. Testimoniare la pace nel mondo attraverso la poesia riporta all’Ahimsa di Gandhi, che ci apre la strada verso l’integrazione delle culture e dei popoli e verso una civiltà di nonviolenza.


Loredana Faletti e Rosalia Dematteis

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